UN CORRETTO APPROCCIO MIGLIORA I RISULTATI E RIDUCE I COSTI

La grande incidenza della lombalgia ed il suo semptre più alto costo sociale  hanno fatto sì che negli ultimi anni siano sempre più aumentati gli studi mirati alla definizione del più efficace approccio terapeutico che abbia anche riguardo dell’impatto economico delle cure adottate.

La lombalgia comune nella maggior parte dei casi comporta una buona prognosi, con un miglioramento spontaneo nel tempo in circa l’80% dei casi. Si è quindi sentita la necessità di adottare e selezionare al meglio i comportamenti più efficaci basati sull’evidenza scientifica al fine di evitare cure inutili o incongrue e limitare al massimo la inutile  sofferenza psicologica del soggetto.

Infatti spesso il paziente lombalgico, oltre ad essere sottoposto agli usuali cicli terapeutici comprendenti l’utilizzo di farmaci ed ortesi, fisioterapia manuale e strumentale, affronta lunghi periodi di malattia e di assenza dal lavoro.

Ma nel trattamento della lombalgia, è sempre necessario un approccio terapeutico complesso e costoso?.

Un interessante articolo di Karjalainen ed al. pubblicato su Spine nel 2009 ha voluto paragonare un intervento terapeutico minimo  alle usuali terapie per la lombalgia.

In questo articolo gli Autori hanno studiato 164 pazienti lavoratori dai 25 ai 60 anni, affetti da lombalgia subacuta procurante disagio lavorativo da almeno 4 settimane con un massimo di tre mesi. Questi pazienti sono stati divisi in modo randomizzato e controllato in tre sottogruppi con un follow-up di 24 mesi.

 Il gruppo A (56 soggetti) è stato sottoposto ad un intervento terapeutico minimo condotto da medici e  fisioterapisti.

 L’intervento è consistito in una prima parte condotta dal medico specialista consistente in una dettagliata anamnesi, l’esame clinico, un’analisi delle aspettative e degli esami effettuati, seguita da alcune informazioni sulla bontà della prognosi, l’importanza di ridurre al minimo il riposo a letto e di cercare di restare attivi, adatte raccomandazioni come ad esempio effettuare esercizio giornaliero (camminare, bicicletta, nuoto, etc.) e semplici consigli.

A questa è seguito un secondo momento con l’intervento e supporto del fisioterapista in cui venivano indicati gli esercizi ed i modi di comportamento più adatti al singolo paziente anche rispetto all’attività lavorativa.

Riequilibrio posturale
Ginnastica specifica

 

Il tempo complessivo impiegato per tale gruppo è stato è stato di 2,5 ore, di cui un ora per la valutazione ed il supporto medico ed un ora e mezza per il lavoro effettuato insieme al fisioterapista.

Il gruppo B (51 soggetti) ha seguito lo stesso protocollo con l’aggiunta in seguito di visite effettuate sul posto di lavoro. Il gruppo C (57 soggetti) è stato invece sottoposto alle usuali cure convenzionali.

Non vi era  nessuna differenza inizialmente tra i tre gruppi riguardo l’intensità del dolore, la disabilità percepita, o la qualità della vita.

 I risultati hanno dimostrato come l’intervento terapeutico minimo sia risultato più efficace e meno costoso rispetto agli altri due trattamenti. Infatti, nei pazienti compresi nel gruppo A in cui si è adottato l’intervento terapeutico minimo è diminuita l’intensità del dolore e migliorata la soddisfazione per il trattamento in maniera più significativa rispetto agli altri due gruppi.

I costi dei trattamenti sono risultati più bassi per il gruppo A rispetto agli altri due gruppi. Anche i giorni complessivi di malattia sono risultati minori nel gruppo A in cui si è utilizzato l’intervento terapeutico minimo (30 giorni) rispetto al gruppo B (45) o C (62).

Gli autori hanno evidenziato come per i pazienti con lombalgia subacuta un team composto da fisiatra e fisioterapista , utilizzando un approccio terapeutico minimo comprendente esame clinico, informazione, supporto e semplici consigli, riduce i sintomi e l’assenteismo dal lavoro, oltre a migliorare la soddisfazione per il trattamento e l’adattamento al dolore. Inoltre, elemento da non trascurare,  vengono ridotti i costi.

L’articolo ci fornisce un ulteriore stimolo, ove ce ne fosse bisogno, della necessità di approfondire le tematiche riguardanti il trattamento della patologia lombalgica attraverso un costante aggiornamento ed  adattando i protocolli terapeutici  ai dati esistenti forniti dall’evidenza scientifica; inoltre viene ulteriormente dimostrato come un lavoro di gruppo (fisiatra e fisioterapista), ben condotto e coordinato, si dimostri ancora una volta vincente.

Karjalainen K., Malmivaara A., Mutanen P., Roine R., Hurri H., Pohjolainen T.: Mini-intervention for subacute low back pain. Two year follow-up and modifiers of effectiveness. Spine, 2004, Vol. 29, Numero 10, pp. 1069-1076.

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